Arriverà per giugno il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, con alcune novità sulle imprese a cui si rivolge la misura.
Nonostante il ministero abbia chiarito da subito che la norma si applica retroattivamente agli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2024, che permettono di raggiungere i target di risparmio energetico fissati dalla norma (il 3% sulla struttura produttiva o il 5% sul processo), i ritardi nella pubblicazione dei decreti attuativi hanno creato una situazione di stallo per gli investimenti.
Ritardi che sono attribuibili sia alla complessità del Piano, che alla volontà del Ministero di allargare la disciplina anche alle imprese altamente energivore, che in linea di principio non potevano rientrare nella misura.
Subito dopo il decreto, dovrebbe arrivare la circolare operativa che fornirà linee guida sia per le imprese che per i certificatori.
All’interno della circolare, inoltre, ci sarà un riordino della disciplina di Transizione 4.0, per mettere alcuni punti fermi dopo le modifiche che si sono susseguite negli ultimi anni.
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