Da un recente Rapporto Censis formulato insieme ai commercialisti del Consiglio nazionale, risulta che 460 mila piccole e medie imprese con meno di 10 addetti al di sotto dei 500mila euro di fatturato sono a rischio chiusura, per un totale di 80 miliardi di fatturato e 1 milione di posti di lavoro.
All’inizio il decreto liquidità ha cercato di incidere sulle conseguenze delle perdite, sterilizzandole, mentre con la manovra estiva si è introdotta una norma che consente alle imprese di BLOCCARE FINO AL 100 PER CENTO L’IMPUTAZIONE IN BILANCIO DEGLI AMMORTAMENTI, pur avvalendosene fiscalmente, quindi si è inquinato il bilancio inficiando la sua funzione informativa. Infine, con la Legge di Bilancio 2021 il legislatore ha previsto che LE PERDITE 2020 POTRANNO ESSERE RIPIANATE ENTRO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DEL QUINTO ESERCIZIO SUCCESSIVO.
Confidi Sardegna con la sua rete di professionisti aiuta proprio le imprese che per dimensione sono quelle più a rischio, in quanto prive di un adeguato assetto organizzativo capace di gestire con correttezza le nuove disposizioni e le le scelte che possono fare la differenza.
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