Crescono le richieste di credito gestite dal sistema Confidi. I servizi (in particolare alloggi e ristorazione) sono il settore più servito con il 35% delle garanzie erogate, seguito dall’industria con il 28% e il commercio, con il 21%.
Secondo un'analisi CRIF, una componente non trascurabile delle imprese italiane si è trovata ad affrontare l’emergenza Covid partendo da situazioni di liquidità che risultavano già delicate, con il 38% delle aziende che presentava una disponibilità di cassa in grado di coprire meno del 50% dei debiti finanziari a breve termine in scadenza, cui va aggiunto un ulteriore un 8% privo di particolari margini di manovra.
Nell’ultimo anno il rallentamento del ciclo economico ha fortemente condizionato l’andamento dei flussi di cassa delle imprese e questo ha contribuito a stimolare le richieste di credito per soddisfare il bisogno di liquidità, che sono complessivamente cresciute del 24,5% rispetto al 2019 per poi accelerare nel primo trimestre 2021 (+62%). In questa delicata fase del ciclo economico, a conferma di quanto sia fondamentale il ruolo dei consorzi di garanzia, va sottolineato l’ulteriore incremento delle richieste di credito da parte dei confidi, che nei primi tre mesi dell’anno sono cresciute del +8,8% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Al contempo, va sottolineato come l’importo medio delle richieste sia cresciuto del +28,2%.
Dallo studio di CRIF Ratings sull’evoluzione del livello di rischiosità di 33 Confidi maggiori risulta che lo stock di garanzie complessivamente erogate dai Confidi è pari a 7 miliardi di euro. La distribuzione geografica, invece, mostra il Nord Italia come area principalmente servita dal sistema Confidi, con quasi il 60% delle garanzie erogate, seguita dal Centro Italia con il 27%, e dal Sud, con il 21% delle garanzie.
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