Quali sono le misure finanziarie a sostegno delle imprese turistiche?
Anche se il settore del turismo, insieme all'agricoltura, è uno dei pilastri dell'economia isolana, le imprese turistiche necessitano di misure di supporto che possano sostenerne lo sviluppo.
Benchè in costante crescita, la voce "Turismo" nel 2017 ha inciso sul PIL sardo per meno del 10%. E' evidente che in un'isola che potrebbe vivere solo dell'offerta turistica, non siano ancora patrimonio comune gli attrezzi del mestiere" o più semplicemente manchi una visione lungimirante.
Alessandro Tronci, Direttore Generale di Confidi Sardegna parla dello scenario attuale del comparto turistico in Sardegna a margine dell'evento dedicato al tema, organizzato a Olbia il 14 novembre insieme al Banco di sardegna.
Quali sono le principali necessità delle aziende del comparto turistico in Sardegna?
“Innanzitutto, occorre fare una premessa: in ambito turistico la più grave lacuna è ad oggi la scarsa programmazione, la capacità, cioè, di disegnare una strategia di lungo periodo e di dotare le aziende della filiera di strumenti adeguati.
Se vogliamo che il turismo diventi una voce importante del Pil della regione, non si può prescindere dalla programmazione di strategie e misurazioni di risultato.
Detto questo, le principali necessità delle aziende turistiche sono legate al puntuale sostegno finanziario nei mesi di fermo dell’attività, generalmente da ottobre a maggio, e i finanziamenti diretti all'ampliamento e alle ristrutturazioni".
Quali soluzioni può offrire il Confidi Sardegna?
“Il Confidi Sardegna è in grado di offrire un'assistenza finanziaria qualificata ed un'efficace garanzia su strumenti differenziati a seconda dell'esigenza specifica offre strumenti diversi a seconda dell’esigenza specifica: si va dagli strumenti finanziari di breve periodo, diretti a soddisfare le esigenze di riavvio dell'attività stagionale (c.d “bullet” a 8 -10 mesi) ai mutui chirografari per interventi strutturali e di effcientamento fino ad arrivare a mutui ipotecari per nuove costruzioni.
I piano d'ammortamento possono essere modulati in funzione della stagionalità.
Questi prodotti si estendono a tutto il settore del turismo, compreso l’indotto.
Le misure finanziarie di sostegno alle imprese turistiche sono disponibili anche per ristoranti e attività commerciali?
“Esattamente. Anche nel turismo, come per l’economia primaria, esiste una “filiera”. Anche un ristorante, un bar o un’attività commerciale prettamente legati alla stagionalità (come un negozio di souvenir, ma anche un fornitore, per esempio) possono godere delle stesse misure di sostegno previste per le imprese turistiche. Il Confidi Sardegna non opera soltanto con le imprese, ma anche con i liberi professionisti e i commercianti”
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’incontro dei centri commerciali naturali con l’obiettivo di creare un consorzio per promuovere il potenziale turistico della Sardegna . Esistono anche in questo caso, le condizioni per un intervento di sostegno del Confidi Sardegna?
“Sì, anche i centri commerciali naturali possono avvantaggiarsi delle misure a sostegno delle imprese turistiche. Occorre poi individuare quali azioni siano più adeguate sulla base dei casi specifici.
Quali sono le criticità del settore turistico in Sardegna?
A mio parere, spesso noi Sardi non riusciamo a guardarci intorno con attenzione: la Croazia, la Spagna e, recentemente, anche l’Albania ci stanno portando via fette di mercato importanti. Offrono ottime strutture e servizi adeguati a prezzi competitivi. Il nostro mare è uno dei più belli al mondo, senza dubbio, ma a volte la qualità dei servizi offerti non è in linea con il costo delle strutture. Dobbiamo anche tener presente che i problemi di sicurezza nel Nord Africa, che per la Sardegna hanno rappresentato un grande vantaggio economico, sono finiti e che alcuni Paesi torneranno ad essere presto mete popolari.
In che cosa si dovrebbe investire per far crescere il turismo in modo solido e strutturato?
Innanzitutto bisognerebbe investire davvero nella programmazione a lungo termine e nella diversificazione dell’offerta, coinvolgendo tutti i players istituzionali. Non bisogna trascurare, però, anche l’aspetto della formazione: abbiamo solo una scuola di alta formazione, quella del Forte Village, in grado di formare personale altamente qualificato. Non a caso, queste risorse trovano uno sbocco immediato nell’hotellerie di lusso.
Imparare le lingue per rapportarsi in modo professionale con i turisti di tutto il mondo e saper offrire la nostra destinazione turistica con un valore aggiunto reale, affiancando servizi di qualità a un ventaglio di possibili mete sono le sfide principali per gli imprenditori turistici di oggi.
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