Secondo uno studio di Confesercenti per le imprese è sempre più difficile accedere ai piccoli finanziamenti. In soli 9 mesi, la Bce ha riportato i tassi di interesse ai livelli dell'ottobre 2008, cioè di 15 anni fa: una strategia che si traduce in una “stangata”.
>Nell'ultimo anno il tasso d'interesse sui prestiti alle società non finanziarie è passato dall'1,09% al 3,90.
Questo significa che la spesa per interessi sui prestiti alle imprese nell'ultimo anno è incrementata del 258% e con l'incremento del tasso di riferimento stabilito dalla Bce il 16 marzo di ulteriori 0,50%, tale incremento di spesa per interessi sarà ancora più elevato nel prossimo mese.
Oltre ad incidere sui bilanci si segnalano problemi di restrizione creditizia, che inizia già oggi a manifestarsi con una flessione dello stock dei prestiti in essere.
Per le attività di minori dimensioni, in particolare per piccoli finanziamenti essenziali, per le micro e piccole imprese, il credito non è diventato solo più costoso ma anche di più difficile accesso: l'attuale normativa nazionale ed europea, infatti, spinge le banche a prediligere il rilascio di prestiti di maggiore importo alle imprese medio-grandi.
>Una soluzione è l’utilizzo dei Confidi, che possono erogare credito diretto e microcredito, uno strumento che può supplire all'inefficienza creatasi nel segmento del mercato del credito costituita dalla mancata offerta di credito di importo contenuto e aiutare le attività di minori dimensioni ad affrontare l'aggravio di costi derivanti dall'inflazione, dai conflitti internazionali e dall'elevata variabilità dei tassi.
Per saperne di più contatta la filiale a te più vicina